Sgomberi a Caivano, liberate 36 case occupate abusivamente
© Ansa
© Ansa
Ingente dispiegamento interforze al Parco Verde, urla e invettive degli occupanti abusivi
Nel giorno in cui comincia a Caivano l'operazione sgomberi nelle case occupate del Parco Verde, Giorgia Meloni annuncia: "Oggi lo Stato mantiene un altro impegno preso con i cittadini. In occasione dell'inaugurazione del nuovo Centro 'Pino Daniele', avevamo annunciato che il lavoro del governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Così è stato. Oggi è iniziata la fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra".
L'operazione interforze per lo sgombero di 36 case occupate abusivamente da anni è iniziata all'alba. Il blitz è stato disposto dalla procura di Napoli Nord: si tratta solo di una prima tranche, dal momento che l'autorità giudiziaria ha individuato ben 240 casi di possesso illegale delle unità abitative, contestando a 419 persone il reato di occupazione abusiva. Gli sgomberi, fa sapere l'autorità giudiziaria, riguardano casi in cui non è possibile attuare procedure di regolarizzazione, a causa delle posizioni reddituali oppure dei precedenti penali degli occupanti.
© Ansa
© Ansa
Il complesso delle case popolari del Parco Verde di Caivano è stato sotto i riflettori per una serie di drammatici episodi di cronaca, ultimo dei quali, nel 2023, lo stupro di due cuginette da parte di un branco di assalitori, in gran parte minorenni. Da poco più di un anno, dopo l'appello del parroco Maurizio Patriciello e la successiva visita della premier Meloni, sono in corso massicci interventi di riqualificazione, in tutta Caivano e in particolare nell'area del Parco Verde.
Le famiglie degli occupanti abusivi hanno lasciando lentamente il Parco Verde di Caivano, alcune in silenzio e altre urlando invettive. L'ingente spiegamento interforze tiene ha tenuto controllo la situazione, e la tensione si è manifestata, in qualche caso, solo a livello verbale. Le masserizie sono state caricate sulle auto, mentre una donna ha lamentato di aver potuto prendere solo lo stresso necessario: "Ci fanno uscire in fretta, dicendo che poi in seguito prenderemo il resto di ciò che ci appartiene. Ma chissà quando, e intanto come facciamo?". C'è anche chi se l'è presa con il parroco, don Maurizio Patriciello: "Aveva detto che in caso di sgomberi avrebbe aperto la chiesa a chi aveva bisogno, invece la chiesa resta chiusa e lui non c'è".
"E' un'operazione di legalità", ha commentato il prefetto di Napoli, Michele di Bari. I 36 sgomberi riguardano "esclusivamente nuclei familiari assolutamente privi dei requisiti previsti per l'accesso all'Edilizia Residenziale Pubblica, sia per motivi economici, sia per avere condanne penali per delitti per i quali è prevista la pena detentiva non inferiore a sette anni. Tutti i restanti nuclei familiari rientrano nel Programma Speciale per la riqualificazione del Parco Verde", ha spiegato in una nota la Prefettura di Napoli. "Il programma prevede la messa in sicurezza di tutti i 750 immobili facenti parte del 'Parco Verde' che saranno riqualificati dal Commissario Straordinario per il territorio del Comune di Caivano".