A "Fuori dal Coro"

La sharia in Italia, il racconto di una donna schiava del matrimonio islamico per 12 anni: "Ho paura"

A "Fuori dal coro" il racconto di Amira, schiavizzata e torturata dal marito

06 Mar 2025 - 11:06
 © Da video

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"Ho paura". Inizia così il racconto a "Fuori dal coro" di Amira, una donna pakistana che vive a Ferrara e che è stata schiava di un matrimonio islamico per oltre 12 anni. Al programma di Rete 4, racconta le torture e gli abusi da parte della marito che l'ha tenuta in ostaggio: "Vogliono che le donne stiano sempre a casa. Mi trattano come un essere inferiore, se faccio qualcosa di sbagliato mi vogliono punire o uccidere".

"Era una prigione"

 "Tengo sempre la luce accesa per dormire, perché ho ancora molto paura - ha raccontato la donna -. Per me è stata una prigione a casa dei miei suoceri. Loro mi minacciavano di picchiarmi e tante altre cose. Dovevo sempre stare a casa". Amira è stata costretta a un matrimonio combinato: ha conosciuto il marito il giorno delle nozze e dal giorno successivo ha iniziato a vivere con lui. "Ero incinta di sette mesi, mio cognato mi picchiò - prosegue il suo racconto -. Non potevamo usare il bagno. dovevamo andare in un altro bagno fuori dalla casa, anche con i bambini che per questo erano sempre malati".

Gli abusi

  Se non aveva più le forze per portare a termine i lavori domestici, Amira era costretta a inginocchiarsi e chiedere scusa: "Anche quando era incinta facevo tutte le faccende a casa, ma se non ce la facevo mi facevano restare tutta la notte seduta". La donna, nel corso dell'intervista, ha bisogno di fermarsi nel racconto più volte perché ancora molto provata dal suo passato. Soprattutto quando allude alle violenze subite: "Nella notte qualcuno veniva nella mia stanza, voglio dimenticare quello che succedeva". Amira ha trovato la forza di denunciare quando il marito ha sequestrato la figlia di 12 anni per darla in sposa a un uomo più anziano: in queste settimane a Ferrara si aprirà il processo contro la famiglia che l'ha tenuta in ostaggio per tutto questo tempo, ma lei continua a vivere nel terrore.

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