Il giallo di Sharon Verzeni
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Fabio Delmiglio si era presentato sabato dai carabinieri sostenendo di avere informazioni utili alle indagini sull'omicidio della barista. Ma aveva mentito nella speranza di un possibile ritorno pubblicitario
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Si era inventato tutto solo per visibilità il testimone sosia di Johnny Deep. Sabato l'uomo si era presentato dai carabinieri sostenendo di aver conosciuto Sharon Verzeni qualche giorno prima del suo omicidio, mentre si trovava all'interno dell'esercizio pubblico dove la donna lavorava come cameriera, e di aver avviato con lei uno scambio di messaggi per ragioni di lavoro tramite un noto social network. Oggi Fabio Delmiglio, che abita a Brembate Sopra, è stato denunciato per favoreggiamento personale.
Delmiglio ha detto ai carabinieri di avere informazioni che potevano essere utili alle indagini. Ma alla precisa domanda se si fosse inventato tutto, il sosia ha ammesso la falsità delle proprie dichiarazioni spiegando di aver mentito nella speranza di un possibile ritorno pubblicitario connesso alle interviste che sarebbero derivate dalla sua convocazione e audizione in caserma.
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