Le telecamere di "Controcorrente" in provincia di Napoli, dove i cittadini raccoglievano l'acqua direttamente dalla sorgente
La scarsità di piogge e le temperature roventi delle ultime settimane continuano a preoccupare l'Italia da nord a sud, con il mare che per la prima volta è avanzato nel delta del Po per 30 km.
Di fronte al rischio di un razionamento e agli inviti degli esperti a fare un uso responsabile dell'acqua potabile, le telecamere di "Controcorrente" sono andate nel comune di Agerola, in provincia di Napoli, dove fino agli anni Settanta non c'erano condutture idrauliche e l'acqua si raccoglieva dalla sorgente.
"Non avevamo l'acqua in casa, perciò si faceva a turno per andare a prendere con un barile o un bidone", ricorda la 90enne Antonietta, che poi aggiunge: "Io vado ancora a prenderla, perché non arriva niente da sola".