A "Mattino Cinque" la difesa di una dipendente del comune di Piedimonte Etneo sotto accusa: “I miei colleghi si erano dimenticati che mi ero presa un permesso”
“I bambini timbravano i cartellini per gioco”: è così che si giustifica a “Mattino Cinque” una dipendente del comune di Piedimonte Etneo indagata per assenteismo assieme ad altri 47 colleghi . “Anche mia figlia è venuta un giorno e mi ha chiesto di timbrare, era un gioco”, racconta la signora che ora deve rispondere dell’accusa di truffa aggravata.
A incastrare gli indagati le immagini delle telecamere di sorveglianza: a “strisciare” il badge venivano mandati familiari, anche minorenni dei dipendenti del comune. “Questo dei bambini è stata una cosa stupida dei giornalisti, che hanno messo minori nei video, da querela”, va al contrattacco la donna che aggiunge: “Anche io mi sono allontanata per mezz’ora pur sapendo che i colleghi avevano timbrato per me”. “Io avevo preso un permesso – prosegue l’impiegata - ma purtroppo loro lo avevano dimenticato”.