SVOLTA NELLE INDAGINI

Benzinaio ucciso a Palermo, preso l'assassino: l'uomo ha confessato

Alla base dell'omicidio vi sarebbe una lite sul prezzo del carburante. Il killer è un pensionato di 63 anni

23 Giu 2015 - 12:53

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Gli investigatori della squadra mobile di Palermo hanno fermato un uomo che ha confessato di essere il responsabile dell'omicidio di Nicola Lombardo, il benzinaio di 44 anni ucciso sabato pomeriggio all'interno del suo distributore in città. Alla base dell'omicidio vi sarebbe una lite sul prezzo del carburante. All'uomo, rintracciato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, sarà contestata l'aggravante dei futili motivi.

Il killer, Mario Di Fiore, ex manovale di 63 anni ora in pensione, giunto al distributore a bordo di una Fiat Uno, ha sparato alle spalle dell'impiegato dell'impianto al termine del rifornimento. Il fermo è avvenuto a conclusione di una giornata di controlli e interrogatori. Il Pp Ennio Petrigni gli ha contestato anche l'aggravante dei futili motivi. Il pensionato, che ha confessato dopo essere stato identificato grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza, avrebbe sparato con una pistola calibro 7,65 detenuta illegalmente.

L'ipotesi di una rapina finita nel sangue, avanzata inizialmente dagli investigatori, aveva perso ben presto consistenza. Anche la pista mafiosa, legata al proprietario del distributore risultato fratello di Francesco Nangano, ucciso il 16 febbraio 2013 in un agguato di stampo mafioso, era stata ben scartata dagli inquirenti a causa delle modalità anomale del delitto. In serata la svolta alle indagini.

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