L'incidente durante lavori di pulizia sulla nave Sansovino, ormeggiata al molo Norimberga. Tre i feriti di cui uno in condizioni gravissime
Sei operai si sono sentiti male mentre stavano lavorando in una cisterna della nave Sansovino della Caronte & Tourist, ormeggiata al porto di Messina. Tre di loro sono morti. Stavano eseguendo lavori di pulizia nei serbatoi quando hanno accusato malori e sono precipitati nella cisterna. Recuperati dai vigili del fuoco, sono stati trasportati al Policlinico. Tre i feriti di cui uno in condizioni gravissime.
Chi sono le vittime - Secondo le prime indagini della Capitaneria di porto, i lavoratori si sarebbero sentiti male mentre stavano eseguendo lavori di saldatura per una fuoriuscita di gas. Le vittime sono Gaetano D'Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina; e Santo Parisi, operaio di Terrasini. Gli altri feriti sono Nino Lombardo, nostromo, e il comandante Salvatore Virzì. L'operaio Ferdinando Puccio è in condizioni gravissime.
La Procura indaga - Il fascicolo aperto dal procuratore aggiunto, Giovannella Scaminaci che coordina l'inchiesta, al momento contro ignoti ipotizza il reato di omicidio colposo e lesioni.
La compagnia apre un'inchiesta - In una nota l'armatore Caronte & Tourist esprime "grande dolore" e "vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente". "Presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti", sottolinea la compagnia di navigazione che, intanto, ha attivato una commissione interna d'inchiesta "in modo da fare luce sull'accaduto nel più breve tempo possibile".
I sindacati: "Nuova inaccettabile tragedia" - Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti sollecitano "un'inchiesta immediata da parte degli enti di controllo del ministero dei Trasporti, ma intanto rileviamo che altre vite umane si aggiungono alla tragica e fitta schiera delle morti bianche, indegna di un Paese civile". "Questo tragico evento a pochi giorni da un altro nel porto di Salerno - denunciano i sindacati - mette sotto gli occhi di tutti l'urgenza di un immediato intervento legislativo di adeguamento delle norme che disciplinano la sicurezza nei porti e sulle navi".
Mattarella: ogni morte sul lavoro è inaccettabile - "Prendo parte con commozione al dolore delle famiglie dei tre lavoratori di Messina e del marmista morto a Carrara. Ribadisco con forza l'esortazione a fare di tutto perche' non si ripetano queste gravissime tragedie. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile in un Paese come il nostro". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella