L'ordinanza del preside, dopo la riduzione delle ore di lezione a dicembre e gennaio a causa del malfunzionamento del riscaldamento
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Milleduecento studenti e circa 120 professori dell'Istituto di istruzione superiore "Leonardo Da Vinci" di Niscemi (Caltanissetta) dovranno tornare a scuola, dal 17 al 22 luglio, per completare il numero di ore di presenza obbligatoria dell'anno scolastico. Lo ha deciso il preside, Fernando Cannizzo, dopo la riduzione delle ore di lezione a dicembre e gennaio per il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento.
L'ordinanza è stata emessa d'intesa con il consiglio d'istituto e col consiglio dei docenti, su ricorso di due professori che hanno ottenuto l'arrivo degli ispettori scolastici. Da dicembre a febbraio, ai ragazzi era stato concesso, su delibera del consiglio d'istituto, di ridurre non di 10 minuti (come previsto da circolare ministeriale in caso di forza maggiore) ma di 20 minuti ogni ora di lezione. Da un calcolo approssimativo, i docenti dovrebbero restituire 500 euro ciascuno per aver lavorato di meno, mentre i ragazzi dovrebberotornare a scuola per colmare un ammanco di 60 ore. A rischio è ora l'esito dello scrutinio per gli studenti promossi e ammessi agli esami di maturità (ancora in corso).
Intanto, centinaia di famiglie si chiedono: che fare? Molti si accingono a partire per le vacanze, altre lo hanno già fatto. Resta l'incognita sugli effetti di questa ordinanza del preside che scaturisce da un ricorso presentato da due professori di matematica dello stesso istituto, Gaetano Giarracca e Vincenzo Traina, i quali hanno chiesto l'annullamento della immediata esecutività (a loro avviso mai votata) data a una delibera del consiglio d'istituto, nella quale si prevedeva la riduzione di 20 minuti per ogni ora di lezione, contrastata dal consiglio dei docenti.
Dai vertici scolastici regionali sono stati inviati degli ispettori che - secondo Traina - avrebbero cercato di "accertare anche eventuali danni erariali per la scuola, legati alla gestione dell'impianto di riscaldamento". Per lo stesso Traina, Rsu della Cgil, "il preside ha sbagliato allora a ridurre di 20minuti l'ora di lezione e sta sbagliando ora con l'ordine di servizio ai docenti senza che sia stato deliberato dagli insegnanti l'apposito piano di recupero-ore, e dunque in violazione del contratto nazionale di lavoro della categoria".