Il progetto è stato approvato all'unanimità dall'amministrazione comunale di San Piero Patti. Abitazioni disponibili a prezzo simbolico. Tgcom24 ha intervistato uno dei promotori
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L'amministrazione comunale di San Piero Patti, nel Messinese (non distante della spiagge di Patti Marina), ha approvato all'unanimità il progetto "Case a 1 euro", iniziativa presentata in Consiglio comunale dal gruppo della minoranza. Si tratta di un piano pensato per contrastare lo spopolamento del centro (circa 3mila abitanti), situazione ormai diffusa in diverse regioni italiane, e per mettere in sicurezza le abitazioni della zona storica del paese, molte delle quali ormai abbandonate e pericolanti.
L'iter avviato dal gruppo San Piero in Comune (rappresentato da Gian Luca Camuti, Cinzia Pagliazzo, Enzo Biondo e Francesco Pagana) prevede un censimento delle abitazioni fatiscenti, i cui proprietari verranno contattati dal Comune che fungerà così da “intermediario” tra domanda e offerta immobiliare. Gli acquirenti si faranno carico quindi solo delle spese di ristrutturazione, per le quali saranno predisposte delle agevolazioni fiscali per favorire gli interventi edilizi in loco. Questo perché un altro obiettivo di "Case a 1 euro" è di dare una "spinta" all'economia edile e artigiana locale.
Tgcom24 ha intervistato Camuti, capogruppo della fila della minoranza, per capire meglio il senso del progetto. "Il piano è stato approvato il 30 luglio dopo essere stato presentato all'inizio del mese - spiega Camuti - e annunciato già durante la nostra campagna elettorale nel 2017. Si tratta di rendere virtuosa un'idea già testata in altri Comuni siciliani come Gangi e Salemi, con alterne fortune. In poco tempo abbiamo ricevuto già alcune chiamate di persone interessate, anche da altre regioni e dalla Germania".
Il consigliere sampietrino prosegue dicendo che "una volta censite le abitazioni, saranno interpellati i proprietari. In molti casi si tratta di individui e famiglie ormai senza interesse per queste abitazioni, spesso ereditate, e disposti a cederle gratuitamente. L'amministrazione farà da mediatore con gli acquirenti, che si occuperanno della ristrutturazione secondo il "Piano del colore", a tutela del contesto urbano. In questo senso, uno degli obiettivi è rimettere in moto un'economia virtuosa".
Camuti infine affronta il discorso riguardante lo spopolamento dell'area sicialiana: "Ora siamo 3mila abitanti, ma ne perdiamo 60-70 l'anno; in un decennio i residenti sono calati di 600 unità. L'abbandono delle case mette in difficoltà per la nostra economia e crea problemi per la sicurezza, con pezzi che cadono tra le vie del centro storico. Per questo, dove non interviene il privato, interviene il Comune".