Tra dirigenti arrestati, il presidente e il suo vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo del Catania Daniele Delli Carri
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La polizia ha eseguito sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catania. I dirigenti arrestati, tra cui il presidente Pulvirenti, sono accusati di frode e truffa.
Oltre ad Antonino Pulvirenti, in manette sono finiti il suo vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo del Catania Daniele Delli Carri. La Digos della questura ha notificato un provvedimento agli arresti domiciliari per truffa e frode sportiva. Gli altri quattro destinatari di arresti domiciliari, emessi dal Gip di Catania, su richiesta dalla Dda della locale Procura, sono due procuratori sportivi e altrettanti gestori di scommesse online.
Indagato anche il patron del Messina - Tra gli indagati nell'operazione "I treni del gol" vi sono anche il proprietario ed il direttore sportivo del Messina calcio Pietro Lo Monaco e Fabrizio Ferrigno, l'a.d. del Messina Calcio Alessandro Failla, il calciatore del Livorno Alessandro Bernardini, del Varese Riccardo Fiamozzi, del Trapani Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin.
Pulvirenti: io estraneo, lo dimostrerò - "Estraneo" alle accuse contestate e "certo di potere dimostrare la totale estraneità ai fatti". E' la posizione del presidente del Catania, Antonino Puvirenti, che attraverso il suo avvocato, il professore Giovanni Grasso, esprime "massima fiducia nella magistratura".
Pippo Baudo: "Fango su città" - "E' una manata di fango non solo sulla squadra, ma sulla città". A commentare l'arresto dei vertici del Catania con l'accusa di aver comprato alcune partite del campionato di calcio di Serie B per non retrocedere, è il catanese più famoso d'Italia, Pippo Baudo. Che esprime "sconcerto" per la vicenda e per l'arresto del presidente Antonino Pulvirenti: "Mamma mia che dispiacere, che tristezza...".
Cinque le partite "incriminate" - Sono "cinque le partite di Serie B" per cui la Procura di Catania "ritiene accertata la combine" e sulle quale ha indagato la polizia di Stato. Sono:
Varese-Catania, del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3;
Catania-Trapani dell'11 aprile 2015 terminata 4-1;
Latina-Catania del 19 aprile 2015 1-2;
Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0;
Catania-Livorno del 2 maggio terminata 1-1.
Accertamenti sono in corso anche su Catania-Avellino del 19 marzo 2015 terminata 1-0.