Secondo gli investigatori, la mutilazione potrebbe essere stata compiuta per impedire l'identificazione della vittima
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Il cadavere di un uomo sulla cinquantina, senza la testa e le braccia, è stato trovato dai carabinieri in una pineta comunale alla periferia di Caltagirone (Catania). Secondo gli investigatori, la mutilazione potrebbe essere stata compiuta per impedire l'identificazione della vittima dal volto o dalle impronte digitali. Non è ritenuta attendibile la pista della criminalità organizzata.
Al momento i militari dell'Arma ritengono più probabile l'ipotesi di un delitto maturato nell'ambito della sfera personale.
Il pm: "La priorità è identificarlo" - "La nostra priorità, in questo momento, è identificare la vittima. Finché non sappiamo chi sia è difficile dare un indirizzo preciso alle indagini". Lo ha affermato il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera. Intanto le indagini si concentrano sulla comunità di cittadini provenienti dall'Est Europa: i carabinieri sospettano infatti che la vittima sia di nazionalità romena.
"Le modalità del delitto sono da stampo mafioso - aggiunge il procuratore - ma riteniamo che possa essere maturato in ambienti esterni alla criminalità organizzata, qualche vendetta o uno sgarro magari tra stranieri".
Per or resta il "giallo" della modalità del ritrovamento del cadavere mutilato: "Non si comprende infatti il perché lasciarlo in un posto isolato, ma frequentato, visto che il delitto è stato compiuto in un posto diverso da quello del ritrovamento del corpo. Probabilmente perché costretti a muoversi in fretta o per dare un avvertimento a qualcuno che frequentava lo stesso 'giro' della vittima e degli assassini".