L'accusa per il 69enne e altri 5 famigliari, per i quali è previsto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è di rissa aggravata in concorso
I carabinieri di Catania hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 6 persone indagate per rissa aggravata in concorso. Il 5 settembre ad Acireale, durante una Prima comunione, scoppiò una sparatoria per un diverbio sui posti assegnati in chiesa. Nello scontro rimase ferito gravemente un vice brigadiere dei carabinieri. E' stato arrestato il nonno 69enne del bambino, per altre 5 persone è previsto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
La ricostruzione della vicenda - Le attività d'indagine dei carabinieri della compagnia di Acireale hanno permesso di ricostruire la vicenda, svoltasi in due distinti momenti: dentro e fuori la chiesa.
Poco prima dell'inizio della cerimonia, per motivi riconducibili all'assegnazione dei posti a sedere, anche se avvenuti per sorteggio, un nonno e uno zio materno del ragazzo che stava per fare la prima comunione hanno iniziato a discutere col padre del ragazzo, Alberto Leocata, insultandolo e passando poi alle mani, nonostante fossero in chiesa, alla presenza anche di numerosi bambini. Il motivo? Leocata era seduto in prima fila con la nuova compagna, mentre l'ex moglie negli ultimi posti.
Successivamente, al termine della celebrazione, il padre del ragazzo ha chiamato i carabinieri chiedendo di essere accompagnato dalla chiesa sino alla sua autovettura, perché temeva per la propria incolumità. Proprio all'arrivo dei militari, un altro ex cognato dell'uomo, spalleggiato dal fratello, per nulla intimoriti dalla presenza dei carabinieri, ingaggiavano una lite verbale.
La discussione sfociava poco dopo in una rissa alla quale si univano anche il padre e il fratello dell'uomo aggredito. I militari intervenuti, a cui si era aggiunto nel frattempo il vice brigadiere, Sebastiano Giovanni Grasso, libero dal servizio perché suo figlio stava partecipando alla stessa funzione, si frapponevano fra le parti per sedare la rissa.
In quel momento nonno Camillo Leocata ha esploso un colpo di arma da fuoco, colpendo all'altezza del capo il militare e ferendolo gravemente. Già nel corso della rissa il 69enne era stato arrestato per tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.