Fuochi di artificio e sontuosa cena per l'ultimo padrino della Cupola di Totò Riina
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Cinisi, paese di Peppino Impastato, giornalista ucciso dalla mafia nel 1978, in festa per i 100 anni di Procopio di Maggio, l'ultimo padrino della Cupola di Totò Riina rimasto in libertà. L'anziano boss ha infatti organizzato per il suo compleanno del 6 gennaio una festa in grande stile con una sontuosa cena per amici e parenti, alcuni arrivati anche dagli Stati Uniti, e finita con tanto di fuochi di artificio.
Inutili i divieti del sindaco - Le foto della festa e dei festeggiamenti "di piazza" sono finiti sui social network, scatenando l'indignazione di molti. Primo fra tutti il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo che, come racconta il quotidiano "La Repubblica" aveva imposto il divieto di qualsiasi gioco pirotecnico fino al 10 gennaio.
Sindaco: "La nostra città non è mafiosa" - "Non ci devono essere dubbi, Di Maggio è un mafioso, così come suo figlio - ha proseguito Palazzolo -. Ma il paese non è mafioso. E credo che non dobbiamo dare risalto a questo gesto con cui il vecchio Di Maggio ha voluto dire, io sono ancora qui. Finiremmo per fare il suo gioco".