Secondo gli inquirenti gli avrebbero passato informazioni "su un eventuale tesoretto posseduto dalle vittime". E per il gip Kamara "non può aver agito da solo"
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Mamadou Kamara, il 18enne ivoriano accusato dell'omicidio dei coniugi Solano a Palagonia e dello stupro della moglie di Vincenzo Solano, Mercedes Ibanez, avrebbe avuto complici italiani. Ne è convinto il Procuratore Giuseppe Verzera, secondo il quale l'assassino "può avere avuto contatti con persone di nazionalità italiana, dai quali può aver ricevuto informazioni su un eventuale tesoretto posseduto dalle due vittime".
Il gip Maria Ivana Cardillo, che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare, ritiene che le prove raccolte dalla polizia "rendono pressoché certa la collocazione dell'indagato nella scena del crimine". Lo provano i filmati visionati dalla squadra mobile della Questura di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e mentre si avvicina alla villa dei Solano. Ma soprattutto una sua polo blu sporca di sangue trovata nell'abitazione, dove sono stati scoperti parte di un braccialetto dell'ivoriano che aveva nello zainetto assieme alla refurtiva, ai suoi pantaloni sporchi di sangue e i vestiti che indossava che erano di Vincenzo Solano, taglia 56, enormi per lui, e le ciabatte dell'uomo. Prove che lo fanno ritenere il colpevole, ma lui continua a proclamarsi innocente.
Secondo gli inquirenti, Mercedes Ibanez è stata picchiata, violentata e gettata dal balcone forse quando era già morta, o in fin di vita. Mamadou Kamara, scrive il Gip, ha tenuto una "condotta violenta, connotata da una disumana crudeltà" avendo "infierito contro vittime in età avanzata, e quindi più indifese". Il giudice parla di "personalità dell'indagato tendente a efferati crimini" come emerge dalla "grande freddezza" dopo l'omicidio e dal "distacco dai fatti" e "dall'atteggiamento primordiale di avere indossato i vestiti e le scarpe di un uomo appena ucciso".
Inoltre, sebbene le indagini della polizia al momento lo collochino da solo all'interno della villa, il Gip (e dello stesso avviso è il procuratore) la pensa diversamente. Secondo il giudice, infatti, kamara avrebbe avuto dei complici perché, scrive, è "impossibile per un unico giovane di corporatura media di 'gestire' contemporaneamente le diverse azioni criminose compiute con una barbarie inaudita nei confronti" dei coniugi di Palagonia.