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Esplosione Ravanusa, trovati quattro corpi senza vita tra le macerie

I vigili del fuoco scavano ininterrottamente da sabato, adesso si cercano gli ultimi due dispersi. Cinque giorni prima della strage c'era stato un intervento sulla rete di metano che non aveva evidenziato criticità

13 Dic 2021 - 19:20

I vigili del fuoco hanno ritrovato 4 corpi senza vita dei 6 dispersi nell'esplosione a Ravanusa (Agrigento). I cadaveri erano sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata. Sale così a 7 il bilancio delle vittime, mentre mancano ancora 2 dispersi. I carabinieri che indagano sulla vicenda hanno acquisito la documentazione sull'intervento alla rete di gas metano eseguito cinque giorni prima della strage che non aveva evidenziato criticità.

Si indaga per disastro e omicidio colposo I militari dovranno verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d'arte. La Procura per ora indaga per disastro e omicidio colposo.

Esplosione Ravanusa, investita un'area di 10mila metri quadrati

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Le vittime I quattro corpi sono stati ritrovati dai vigili del fuoco in quello che era il terzo piano del palazzo: erano tutti insieme coperti dai calcinacci. Si tratta dei corpi di Selene Pagliarello e di suo marito Giuseppe Carmina, che erano andati a trovare i genitori di quest'ultimo, Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano al terzo piano. Proseguono le ricerche degli ultimi due dispersi. Due le donne rimaste ferite e ricoverate in ospedale a Licata e Agrigento con traumi e fratture. Cento gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.

Esplosione Ravanusa, le vittime

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© Facebook  | Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina© Facebook  | Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina© Facebook  | Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina© Facebook  | Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina

© Facebook | Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina

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Italgas sotto accusa già nel 2014: "Rete pericolosa" - Già nel 2014, nel procedimento di prevenzione che interessò Italgas, gli amministratori giudiziari nominati dal tribunale di Palermo evidenziarono che il 76% delle tratte di rete indagate sarebbe dovuto essere "sottoposto con urgenza a un intervento di risanamento". La nota fu prodotta dopo aver controllato, attraverso un pool di tecnici, la rete del metano gestita dalla società. I controlli avevano riguardato mezza Italia e anche gli impianti dell'Agrigentino. Da accertamenti a campione erano emerse gravi situazioni di rischio ad esempio ad Agrigento città. La relazione degli amministratori sarà acquista dagli investigatori che indagano sulla fuga di gas di Ravanusa.

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