Fontane di lava, cenere e pioggia di lapilli fino a Catania, dove l'aeroporto ha sospeso le attività. La nube vulcanica è visibile da oltre cento chilometri
L'Etna torna a eruttare, registrando una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est e l'emissione di una alta nube di cenere lavica che si è dispersa verso Sud. Dalla stessa "bocca" è emerso un trabocco lavico che ha dato vita a preoccupanti fenomeni: fontane di lava, una gigantesca nuvola di cenere sopra la montagna e lapilli vulcanici arrivati fino a Catania. La colonna di fumo è visibile da oltre cento chilometri.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha segnalato l'emissione lavica lungo la parete occidentale della Valle del Bove, dove il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa duemila metri sul livello del mare.
L'aeroporto internazionale di Catania ha sospeso la propria operatività per l'emergenza cenere lavica. La colonna di fumo e cenere emessa dal cratere di Sud-Est è alta oltre un chilometro e il buio non consente di garantire la sicurezza dei voli.
Secondo i tecnici e i ricercatori dell'Osservatorio etneo, già da lunedì il vulcano era sotto controllo per l'intensificarsi dell'attività esplosiva. L'esplosione odierna è avvenuta molto in alto e non ha interessato case e persone. Secondo gli esperti, ci sarebbero alcune lesioni superficiali alla bocca del cratere che i tecnici stanno cercando di valutare.