Nessuno sarebbe in gravi condizioni. Soltanto sei saranno ricoverati negli ospedali di Catania e Acireale.
Dieci persone sono rimaste ferite dall'esplosione di uno dei crateri dell'Etna che è in attività. Sono stati colpiti da materiale lavico. Nessuno sarebbe in gravi condizioni. Soltanto sei saranno ricoverati negli ospedali di Catania e Acireale. Tra i feriti anche un vulcanologo e una giornalista della Bbc.
E' stato il contatto tra la lava incandescente della colata dell'Etna e la neve presente ad alta quota a provocare l'"esplosione freatica" a quota 2.700 metri del vulcano. Le schegge del materiale piroclastico sono arrivate a colpire degli escursionisti, dieci dei quali sono rimasti feriti. Il fenomeno, conosciuto dagli esperti dell'Ingv di Catania, è avvenuto sul fronte della colata lavica, sul Belvedere dell'Etna, in territorio di Nicolosi.
Tra i feriti un vulcanologo dell'Ingv e una troupe della Bbc - Un vulcanologo dell'Ingv è rimasto leggermente ferito nell'esplosione. È quanto ha riferito il vulcanologo Marco Neri dell'Ingv. "Sull'Etna attualmente ci sono diversi nostri colleghi impegnati in osservazioni e visure. Queste purtroppo sono cose che possono anche succedere". "Il fronte della colata lavica - spiega ancora - si deve osservare da vicino soprattutto quando scende più in basso, per tenere informata la protezione civile, che se lo ritiene opportuno, può fermare il flusso turistico. Adesso al colata ha raggiunto quota 2.700 e poco più sotto, a quota 2.500, c'è la funivia".
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— ESA (@esa) 16 marzo 2017
Tra i feriti anche la giornalista Rebecca Morelle, corrispondente della Bbc, che era sull'Etna insieme alla sua troupe. "I vulcanologi - ha scritto sui social - dicono che è stato l'incidente più pericoloso in 30 anni di carriera. E' stato davvero spaventoso, un'esperienza che non vorrò ripetere mai e poi mai". Dalla giornalista sono però arrivati i complimenti ai soccorsi e alle guide, che "sono stati eccellenti", soprattutto "un 78enne che ha trovato subito la via di fuga".