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il sindaco: "Stato di calamità"

Incendio scoppiato sul set della fiction "Protezione civile" a Stromboli, il paese chiede i danni: "Metà isola è incenerita"

28 Mag 2022 - 11:17
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Metà dell'isola è incenerita. Flora e fauna distrutte dall'incendio di mercoledì, domato dopo un giorno, con i soccorsi arrivati in ritardo anche perché a Stromboli, l'isola con l'unico vulcano attivo delle Eolie, non c'è una postazione fissa dei vigili del fuoco. Danni incalcolabili all'ecosistema, ma anche alle abitazioni e soprattutto alla stagione turistica che sta per cominciare con viottoli scomparsi e montagna impraticabile. A Stromboli gli abitanti si leccano le ferite e sono molto arrabbiati: il vulcano non ha mai fatto questi danni, dicono, vogliamo essere risarciti. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni chiederà "lo stato di calamità naturale" e valuterà anche la richiesta di danni, che sono ingentissimi. E dopo una riunione con i suoi legali è intenzionato a presentare un dettagliato esposto-denuncia alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto che sta indagando sui vari passaggi che hanno provocato l'incendio mentre il dito continua a essere puntato sulla fiction "Protezione civile", con regia di Marco Pontecorvo e Ambra Angiolini fra gli interpreti.

Il Tgr Sicilia ha recuperato una pagina del copione della fiction che recita: "Int. Stromboli. Villette - giorno - Marina apre gli occhi.... Orrore, nota che la casa è circondata dalle fiamme... fine undicesima puntata". Una scena che sembra quella poi avvenuta. Gli isolani quantificano i danni. "Si parla di 50 milioni di euro - dice Max Cincotta, operatore turistico stromboliano e patron del famoso "Bar Ingrid" dedicato alla Bergman che qui girò il film che lanciò l'isola nel mondo - eppure bastava che la montagna venisse curata con delle strisce anti-fuoco, e lo scempio sarebbe stato evitato". Anche Federalberghi Isole Eolie invoca risarcimenti per l'incendio. In un esposto trasmesso al presidente della Regione, al sindaco di Lipari, alla Protezione civile, all'assessorato e al Dipartimento regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, al prefetto di Messina, ai carabinieri e ai vigili del fuoco si chiede che ognuno per gli ambiti di propria competenza si attivino "per porre in essere ogni azione volta ad accertare le responsabilità e a risarcire la comunità". 

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