Fotogallery - Neonato nato e morto sulla barca dei migranti: posto in una bara bianca
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La nave era diretta verso Porto Empedocle. Le squadre di soccorso sono intervenute immediatamente per domare il rogo
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Un incendio è divampato nella stiva del traghetto Cossyra in viaggio da Lampedusa verso Porto Empedocle. A bordo c'erano complessivamente 175 persone, di cui 83 migranti trasferiti dall'hotspot di Lampedusa, 10 carabinieri del reggimento Puglia, 27 membri dell'equipaggio e 55 passeggeri. Tutti sono stati evacuati e trasbordati sulla nave Diciotti della capitaneria di porto.
L'incendio e l'evacuazione - L'evacuazione è stata decisa, durante la notte non per motivi di sicurezza ma di opportunità, cioè per evitare che i passeggeri rimanessero troppo tempo in attesa sulla nave. L'incendio si è sviluppato mentre la nave di linea si trovava a 5 miglia a sud di Linosa. Le fiamme sono state circoscritte e spente grazie ai sistemi di sicurezza, e quindi il traghettoè rimasto fermo, in attesa dell'arrivo delle due unità della capitaneria sulle quali è stato fatto il trasbordo di passeggeri, migranti e carabinieri.
Passeggeri in sicurezza - Sul posto, sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale della guardia costiera, sono intervenute una motovedetta Sar di Lampedusa e Nave Diciotti, che hanno effettuato le operazioni di trasbordo dalla nave e messo in sicurezza tutti i passeggeri, tra cui anche 83 migranti. E' previsto che la nave, rimasta bloccata in mare, venga rimorchiata in porto.
Intanto altri quattro barchini, con a bordo 108 migranti, sono giunti a Lampedusa dopo essere stati soccorsi. A bordo dei natanti da un minimo di 8 ad un massimo di 39 persone, fra cui donne e minori, che riferiscono d'essere partiti da Chraf-Mahdia e Sfax in Tunisia e Zwara in Libia. I profughi sono egiziani, sudanesi, pakistani, eritrei e bengalesi. Salgono così a sette, con 198 persone, gli approdi di venerdì dopo otto giorni di stop a causa del maltempo.
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