IL SOTTOSEGRETARIO AI TRASPORTI

Inchiesta su corruzione a Trapani, Vicari restituisce il Rolex ricevuto in regalo

L'ex sottosegretario ai trasporti: "L'ho considerato un regalo di Natale, ma alla luce di quanto è accaduto non lo accetterei"

06 Giu 2017 - 18:12
 © ansa

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"L'ho considerato un regalo di Natale, non gli ho dato alcun peso. Ma certo, alla luce di quanto è accaduto, non lo accetterei". Lo ha detto l'ex sottosegretario ai trasporti Simona Vicari, parlando dell'orologio Rolex ricevuto in regalo dall'armatore trapanese Ettore Morace, in favore del quale avrebbe perorato un emendamento legislativo. La parlamentare ha riconsegnato l'oggetto ai magistrati che la indagano per corruzione.

Depositata una memoria difensiva - La Vicari ha definito l'inchiesta che la vede protagonista come "un'indebita ingerenza nell'attività parlamentare". La parlamentare di Ap si è presentata in Procura insieme al suo legale e ha una memoria difensiva riepilogando la complicata vicenda dell'emendamento che, secondo l'accusa, avrebbe favorito l'armatore Ettore Morace. Per i pm la norma sarebbe stata "sollecitata" da Vicari che, in cambio, avrebbe ricevuto un Rolex.

Molto diversa la ricostruzione della difesa. "Prima del 2006 - spiega l'avvocato - i trasporti marittimi di breve e corto raggio erano esenti da Iva. Una direttiva europea impose ai Paesi membri di applicarla. L'Italia decide di fissarla al 10% solo per i trasporti a lungo raggio. A quel punto le associazioni di categoria degli armatori che facevano trasporti a corto raggio chiesero l'applicazione della stessa aliquota ai loro servizi, per poter utilizzare le detrazioni fiscali".

"A quel punto con parere favorevole dell'ufficio legislativo del ministero dei Trasporti, poi condiviso dal ministero delle Finanze, un parlamentare di Ap, partito della Vicari, decise di applicare l'Iva al 5% ai Trasporti marittimi di corto raggio. Come è possibile - ha proseguito il difensore - dire che da questa scelta puramente politica è stato avvantaggiato solo Morace? Sono decine gli armatori che ne hanno tratto beneficio".

Infine nella memoria depositata si parla di "banalità" in riferimento all'accusa secondo la quale Vicari avrebbe fatto pressioni per evitare la nomina di un consulente in commissione Trasporti all'Ars inviso a Morace. "La parlamentare - ha spiegato l'avvocato - non stimava il consulente e ha manifestato al un collega la sua opinione circa l'inopportunità della sua nomina".

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