I carabinieri di Palermo indagano per risalire agli aggressori. La vittima è stata colpita con una bottiglia alla nuca durante una rissa per un cappellino
Tragica notte a Palermo dove è morto un 25enne trovato in fin di vita davanti a una discoteca, dopo una rissa, scoppiata intorno alle 4. Inutili i tentativi di soccorso: il ragazzo, Aldo Naro, è stato anche trasportato dal 118 all'ospedale Villa Sofia ma ormai era già deceduto. I carabinieri indagano sull'accaduto. La vittima è stata colpita alla nuca con calci e colpi di bottiglia e poi lasciata davanti al locale che si trova vicino al quartiere Zen.
Il 25enne sarebbe rimasto a terra dopo una violenta scazzottata. Nulla è stato potuto fare nonostante il tentativo di rianimarlo dei paramedici. Naro è morto per un arresto cardiocircolatorio. "Teniamo in considerazione tutte le ipotesi - spiegano i militari - ma non privilegiamo nessuna pista al momento. Le indagini sono appena iniziate".
La lite per un cappellino sparito - L'aggressore di Aldo Naro avrebbe le ore contate poiché i carabinieri in base al racconto di alcuni testimoni avrebbero individuato il giovane con il quale sarebbe nata la lite che ha provocato la morte del ragazzo. L'aggressione del giovane laureato in Medicina è avvenuta all'interno di un privé della discoteca. Naro era insieme alla fidanzata e agli amici. Uno dei titolari del Goa, Marcello Barbaro, sentito dai carabinieri ha detto che sarebbe nata una rissa per un cappellino scomparso.
Nel corso della serata un ragazzo si sarebbe avvicinato ad Aldo Naro e gli avrebbe fatto sparire il cappellino. Prima qualche spinta poi pugni e calci. La vittima è caduta e sarebbe stata colpita alla nuca da un calcio. Quando è arrivata l'ambulanza del 118 i barellieri hanno trasportato il giovane fuori dal locale e da lì lo hanno portato nell'ospedale Villa Sofia. Dove dopo poco tempo Naro è morto.
I carabinieri hanno sequestrato i cellulari di gran parte dei presenti: dagli organizzatori ai buttafuori, compresi i ragazzi che erano ai tavoli del privé. E ascoltato una ventina di testimonianze, tra amici e persone informate sui fatti. La procura di Palermo ha aperto un'indagine, affidata al sostituto procuratore Carlo Marzella.
La sorella: "Vorrei essere morta io" - "Fratellino sei stato un angelo nella vita di chiunque ti abbia conosciuto... Ti voglio bene mi dispiace ci dovrei essere io al posto tuo. Riposa in pace amore mio". Lo scrive su Facebook Maria Chiara Naro, sorella di Aldo. "Hanno preso a pedate e a bottigliate in testa il mio fratellino e l'hanno lasciato tutto solo! Mi dispiace, mi dispiace... Ci manchi tanto, bastardi che siete", scrive ancora.