L'operazione ha fatto luce anche sull'assassinio, compiuto nel '91 nell'ambito della faida mafiosa tra "Tuppi" e Pulvirenti, del consigliere comunale di Misterbianco Paolo Arena (Dc)
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I carabinieri di Catania hanno arrestato 26 presunti appartenenti al clan dei "Tuppi", storico gruppo di Cosa Nostra. I militari hanno inoltre sequestrato beni per 1,5 milioni di euro. L'operazione ha fatto luce anche su un omicidio legato alla faida tra i "Tuppi" e la cosca Pulvirenti: quello del consigliere comunale di Misterbianco Paolo Arena, esponente della Dc, ucciso il 28 settembre 1991. Tra gli arrestati figura anche un carabiniere.
Nella faida mafiosa era coinvolto anche Orazio Pino, l'ex boss rivale del "Mappassotu" poi pentito, ucciso la settimana scorsa a Chiavari (Genova). I reati ipotizzati a carico degli arrestati sono quelli di associazione mafiosa, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma, trasferimento fraudolento di valori e corruzione.
Il carabiniere arrestato, il 51enne Gianfranco Carpino, è accusato di corruzione e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio. Il militare, in servizio a Motta Sant'Anastasia, dal gennaio all'aprile 2017 in cambio di soldi avrebbe riferito a due affiliati al clan informazioni riservate, rivelando l'identità di confidenti e le modalità per sottrarsi alle attività di controllo. Carpino è stato sospeso dal servizio ed è stato portato nel carcere di Bicocca, a Catania.
Paolo Arena, il segretario Dc di Misterbianco ucciso nel 1991 - Dipendente del comune di Catania in pensione da poco, Paolo Arena, 54 anni, era un esponente di spicco della Dc di Misterbianco, partito di cui era anche segretario locale, ed era legato alla corrente che faceva capo a Giulio Andreotti. Venne ucciso il 28 settembre 1991 con colpi di fucile caricati a pallettoni davanti al Municipio di Misterbianco in pieno giorno.
Tra i primi ad accorrere sul posto furono diversi consiglieri comunali che erano a Palazzo di città per un incontro di maggioranza Dc e Psi con l'allora sindaco Salvatore Saglimbene, democristiano, e altri esponenti politici. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno. Arena stava posteggiando la sua Lancia Thema quando arrivò il "gruppo di fuoco": inutile il tentativo di fuga a piedi perché venne ugualmente raggiunto e ferito a morte.