Giuseppe Costa è accusato di associazione mafiosa: avrebbe riscosso il pizzo per il clan dell'Arenella e si sarebbe occupato dell'assistenza ai parenti dei carcerati
Tra gli arrestati dalla Dia di Palermo nell'inchiesta che ha portato in carcere il boss Gaetano Scotto c'è anche Giuseppe Costa, il fratello della vedova di Vito Schifani, uno dei tre poliziotti morti nella strage di Capaci con il magistrato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, il 23 maggio 1992. Lo confermano gli inquirenti. Costa avrebbe riscosso il pizzo per il clan dell'Arenella.
L'urlo di Rosaria Costa ai funerali di Falcone Il giorno dei funerali delle vittime della strage di Capaci, dall'altare Maria Rosaria Costa si rivolse direttamente ai mafiosi: "Vi perdono - urlò in chiesa tra le lacrime - però vi dovete mettere in ginocchio". Con quelle parole, pronunciate nella disperazione, divenne l'emblema del dolore di tutto il Paese.
Le accuse contro il fratello Giuseppe Costa è accusato di associazione mafiosa: oltre a riscuotere il pizzo per il clan dell'Arenella, si sarebbe occupato dell'assistenza ai parenti dei carcerati e avrebbe gestito la cassa della famiglia di Vergine Maria. Gli inquirenti lo descrivono come pienamente inserito nelle dinamiche mafiose della "famiglia", tanto che, alla scarcerazione del boss della zona, Gaetano Scotto, per rispetto al padrino avrebbe invitato le sue vittime a dare il denaro direttamente a lui.