SPARITA NEL 2004

Marsala, il gip archivia l'indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone

Tra i quattro indagati, l'ex moglie del padre naturale di Denise, Anna Corona, era accusata di sequestro di persona, due testimoni di false informazioni al pm

21 Dic 2021 - 12:57

Il gip di Marsala, accogliendo la richiesta della Procura, ha archiviato l'indagine sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, sparita da Mazara del Vallo l'1 settembre del 2004. Gli indagati erano 4 tra cui l'ex moglie del padre naturale di Denise, Anna Corona, accusata di sequestro di persona, e due testimoni che avrebbero fornito false informazioni al pm.

Opposizione alla richiesta presentata solo per la Corona - Il 23 novembre il gip di Marsala si era riservato la decisione in merito all'opposizione alla richiesta di archiviazione per la Corona. L'opposizione alla richiesta di archiviazione era infatti stata presentata soltanto per la ex moglie del padre di Denise.

I quattro indagati - Oltre alla Corona, risultavano indagati Giuseppe Della Chiave, anche lui accusato del rapimento della piccola, e i due falsi testimoni, Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba, ai quali era stato contestato il reato di false informazioni al pubblico ministero. 

Archiviazione - La richiesta di archiviazione per Erba e Allegrini ha fatto seguito alla loro ammissione di aver mentito fornendo falsi elementi sul coinvolgimento della Corona nel caso. Per gli altri due indagati, invece, secondo la Procura, non sarebbero emersi elementi tali da sostenere l'accusa in giudizio. L'inchiesta era stata riaperta in primavera e alla richiesta di archiviazione si sono opposti i legali di parte civile: Giaomo Frazzitta e Piero Marino. 

Il gip: nessun elemento per sostenere l'accusa in giudizio - Archiviando l'inchiesta, il gip valuta gli approfondimenti fatti sul caso dai pm: "Indagini lunghe e incredibilmente vaste da cui non sono emersi elementi sufficienti a sostenere un'accusa in giudizio". E spiega: "A questo giudicante non è dato neppure immaginare come potrebbe essere formulato dal pubblico ministero, anche sommariamente, un capo di imputazione nei confronti della Corona. Non appare possibile, allo stato, imputare all'indagata una condotta criminosa, né tanto meno una condotta sufficientemente precisa in ordine al reato e alle modalità di realizzazione della condotta: quale reato potrebbe essere addebitato alla Corona? Ove si optasse per il sequestro di persona, quale condotta potrebbe essere contestata? Di mandante del rapimento? Di esecutrice". 

E conclude: "Ogni ipotesi accusatoria a carico di Anna Corona appare al momento assolutamente insuscettibile di essere vagliata in giudizio e, ancor meno, di condurre a un'affermazione di responsabilità. E una allo stato certa assoluzione comporterebbe d'altronde l'impossibilità di procedere ad altre indagini nei confronti dell'indagata". 

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