Oltre 60mila clic per il video che fa il verso a Rovazzi per denunciare le ingiustizie dei piccoli produttori di uva
Hanno preso il tormentone dell'estate "Andiamo a comandare" e lo hanno trasformato in una denuncia ben più seria: i siciliani Enzo Amato e Peppe Maggio hanno così denunciato le pessime condizioni in cui lavorano i lavoratori del settore vinicolo della zona di Marsala, in provincia di Trapani. Il trattore che ha reso famoso Fabio Rovazzi c'è anche nel video-parodia, ma stavolta non è in tangenziale, piuttosto nel suo contesto corretto, una vigna. Il filmato ribattezzato "Andiamo a vinnignare" sta circolando attraverso YouTube e ha ricevuto già oltre 60mila visualizzazioni in pochi giorni.
"Non so se mi ammazzo, o se la lascio in piedi (la vigna)" e poi "Col trattore a caricare (Andiamo a vendemmiare), sono solo come un cane (Andiamo a vendemmiare)": così canta l'agricoltore protagonista della clip disperato proprio nel periodo che per lui dovrebbe essere più florido e promettente, quello appunto della raccolta dei pregiati grappoli.
Come scrivono gli autori, "il coltivatore si alza alle cinque e mezza. E si alza già di malumore. Il lavoro che ha svolto per una vita intera non gli dà più soddisfazione, non gli da più i “frutti” sperati, non gli da più gli stimoli per continuare. È stanco, depresso, sconfitto. Si sente tradito, tradito da tutti. Dagli sciacalli del vino… Ma anche dagli intensivi controlli, che a ogni inizio di campagna per la raccolta dell’uva minacciano il povero lavoratore agricolo come se fosse un criminale, mentre i criminali veri si arricchiscono con i sacrifici veri dell’indifeso lavoratore della terra. Lo stesso produttore marsalese assiste anche a scene surreali, a paradossi. Come quello di pagare una bottiglia di vino in pizzeria (messo in una brocca) 10 euro. Quasi quanto ricava da un quintale di uva. È vergognoso, scandaloso, da denuncia. Il vitivinicultore ricava di lordo non più 10 centesimi di euro da un litro di vino".