Lei aveva tentato il suicidio

Marsala (Trapani), donna massacrata di botte muore dopo tre giorni di agonia: fermato il figlio

I carabinieri hanno interrogato per ore il 51enne prima di fermarlo con l'accusa di omicidio. La lite sarebbe scoppiata per motivi economici determinati dalla sua tossicodipendenza

19 Feb 2025 - 20:58
 © Ansa

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Una donna è morta a Marsala (Trapani) dopo tre giorni di agonia a causa di una grave emorragia interna. Inizialmente si era diffusa la notizia che fosse precipitata da un balcone ma in realtà era stata picchiata violentemente. A compiere quello che ora viene definito dagli inquirenti un omicidio sarebbe stato il figlio, Girolamo Peraino, che è stato fermato dai carabinieri. L'accusa per il 51enne è omicidio preterintenzionale. L'uomo avrebbe avuto frequenti tensioni con la madre per motivi economici determinati dalla sua tossicodipendenza.

La vittima, Anna Peralta, è morta in ospedale dove era stata ricoverata in seguito all'assunzione di alcuni farmaci: pare che avesse tentato di togliersi la vita. Dagli accertamenti fatti, i medici avrebbero riscontrato un'emorragia interna, provocata da lesioni alla milza. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che il figlio l'avrebbe picchiata provocandole le ferite che poi le sono state fatali.

All'uomo, che ha 51 anni ed è in stato di fermo e che non avrebbe però ancora fatto ammissioni, i pm di Marsala, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, contestano l'omicidio preterintenzionale.

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