Rosa Leone, compagna dell'uomo che ha fornito documenti e molto altro al boss, dice: "L'ho lasciato ma lo capisco"
© Ansa
"Mi metto nei suoi panni: come faceva a dire di no a Matteo Messina Denaro? Credo che anch’io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch’io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d’identità". A parlare è Rosa Leone, compagna da 11 anni di Andrea Bonafede, l'uomo che ha fornito documenti e molto altro al boss Matteo Messina Denaro. "Adesso però l'ho lasciato, ho chiuso con lui, non voglio saperne più niente", aggiunge.
In una intervista al Corriere della Sera, Rosa Leone incredula, spaventata, ancora sotto shock dal giorno dell’arresto del boss di Cosa nostra, che lunedì a Palermo aveva in tasca la carta d’identità dell’uomo che era convinta di conoscere, dice: "Mi è esplosa una bomba in casa, io non mi ero accorta di nulla, Andrea mi ha nascosto tutto. La nostra vita è distrutta, è tutto finito. Anche se io l’amo ancora tantissimo".
"Andrea - prosegue la donna - mi ha detto che loro due si conoscono da quando erano ragazzi. Infondo lo capisco, mi metto nei suoi panni: come faceva a dire di no a Matteo Messina Denaro? Credo che anch’io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch’io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d’identità. Tutti secondo me al suo posto l’avremmo fatto".