Il killer avrebbe dovuto essere pagato dopo la morte della donna e del suo avvocato, ma la polizia ha sventato il piano
Aveva assoldato un killer per uccidere la ex moglie in un finto incidente stradale e, se necessario, l'assassino avrebbe anche potuto usare le armi. Secondo i piani, il sicario avrebbe dovuto prima eliminare la donna, poi avrebbe ricevuto il pagamento del mandante, un cinquantenne di Patti, in provincia di Messina. La polizia ha però sventato il piano e ha arrestato l'ex marito.
La vicenda ha avuto inizio nel 2016 quando la ex moglie, dopo minacce e violenze, aveva chiesto il divorzio e denunciato l'uomo che era stato condannato alla reclusione e aveva ricevuto il divieto di avvicinamento. Il provvedimento però non è bastato per placare i sentimenti di vendetta dell'ex marito, che addirittura ha installato un ricevitore Gps all'interno della macchina della donna in modo da controllare i suoi movimenti. Stando a quanto rilevato dalle indagini, inoltre, la sottoponeva a stalking quotidianamente.
La situazione è degenerata ulteriormente quando, nel 2018, la donna è stata contattata da un personaggio sconosciuto che le ha riferito le intenzioni omicide dell'uomo. Di lì sono partite le indagini della polizia, che è riuscita a sventare il piano criminale prima che l'ex marito riuscisse a portarlo a compimento.