"Il piccolo e sua madre stanno bene", fa sapere l'Ong Sos Méditerranée. La nascita è avvenuta in acque internazionali: anche il presidente della Camera Fico gli dà il benvenuto via Twitter
"Pesa 2,8 chili il piccolo Miracle ('Miracolo') nato a bordo dell'Aquarius. Lui e la sua mamma stanno bene". Con questo tweet la Ong Sos Méditerranée ha annunciato sabato la nascita del bimbo, soccorso con la madre e ad altri migranti nel Mediterraneo dalla nave diretta a Catania. Miracle è venuto alla luce in acque internazionali da una donna soccorsa il 24 maggio dalla Marina militare italiana e in seguito trasferita a bordo dell'Aquarius. Via Twitter è arrivato il benvenuto al neonato anche dal presidente della Camera Fico.
BREAKING Un magnifique garçon de 2,8 Kg est né cet après-midi dans la clinique de l'#Aquarius, portant à 70 le nombre de rescapés à bord. Ils débarqueront à Catane demain matin. Le bébé "Miracle" et sa maman se portent bien et ont été accueillis dans la liesse. pic.twitter.com/JQtMpP9gYe
— SOS MEDITERRANEE France (@SOSMedFrance) 26 maggio 2018
"Per essere il primo parto della donna, è avvenuto molto rapidamente. Le doglie sono iniziate al mattino presto, ma dopo poche ore di travaglio è nato il bambino", ha dichiarato Amoin Soulemane, l'ostetrica di Medici senza frontiere che ha assistito la donna nel parto.
L'odissea della madre di Miracle - La neomamma ha raccontato all'équipe di Msf a bordo di aver trascorso un anno in Libia, di essere stata tenuta prigioniera, picchiata, di aver ricevuto pochissimo da mangiare e di aver subito estorsioni per ottenere soldi per il rilascio. Ha inoltre detto di essere fuggita con il suo compagno e centinaia di altre persone all'inizio di quest'anno e da allora di essersi nascosta in casa di un amico in Libia, prima di affrontare giovedì la pericolosa traversata del Mediterraneo.
Grazie allo staff di medici senza frontiere oggi abbiamo un nuovo nato che si chiama Miracle. Benvenuto in Italia!
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 26 maggio 2018
"La situazione in Libia è estremamente pericolosa per rifugiati e migranti, che hanno uno scarso accesso alle cure mediche. Se fosse andata in travaglio solo 48 ore prima, avrebbe dato alla luce il bambino in un nascondiglio su una spiaggia in Libia, senza alcuna assistenza medica", ha affermato Aoife Ni Mhurchu, infermiera di Msf. "Mi ha raccontato che la loro barca in realtà era partita mercoledì, ma dopo pochi minuti il motore si era guastato ed erano tornati a riva. I trafficanti hanno detto loro di nascondersi sulla spiaggia, poi sono scomparsi e per 24 ore non sono tornati. A quel punto è stata lasciata lì, terrorizzata, così avanti nella gravidanza, senza cibo né acqua", ha aggiunto.