Rimangono a bordo gli altri profughi, soccorsi al largo della Libia dall'imbarcazione italiana
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Una donna incinta all'ottavo mese è sbarcata dalla Gregoretti, la nave della Guardia costiera con 135 migranti soccorsi a bordo. La donna è stata fatta scendere al porto di Catania insieme al marito e ai due figli piccoli, dopo un consulto medico, secondo quanto dicono fonti del Viminale. La nave rimane al largo del porto con gli altri profughi a bordo. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha più volte ribadito che non darà l'ok allo sbarco se da parte della Commissione europea non ci sarà una presa in carico di tutte le persone salvate.
Da parte sua, Bruxelles ha fatto sapere che avrebbe contattato gli Stati membri per raccogliere disponibilità.
Unhcr: altri 89 migranti riportati in Libia - Rimane quindi ancora incerto il futuro dei profughi salvati dalla nostra Guardia costiera e la situazione ancora non si sblocca, mentre nella notte altri 89 migranti, in maggioranza sudanesi, sono stati intercettati in mare e riportati in Libia. Lo segnala l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (l'Unhcr), riferendo di essere intervenuto con suoi uomini e mezzi, insieme all'organizzazione partner Imc, al porto di Hamedia Tajoura, per prestare assistenza.
"Il soccorso non deve essere seguito dalla detenzione - scive l'agenzia Onu sulla sua pagina Twitter -. L'Unhcr aveva già riferito di almeno altre tre operazioni di soccorso sabato condotte nella notte al largo della Libia, con oltre 200 migranti poi sbarcati a Tripoli, Al Khoms e Zwara all'indomani del naufragio al largo id Khoms, costato la vita a oltre 100 persone.