Mediterranean Hope: "Una donna soccorsa in condizioni critiche"
Trentotto migranti sono sbarcati nel pomeriggio a Lampedusa dopo essere stati avvistati dalla Guardia costiera su un'imbarcazione in legno e trasbordati su una motovedetta che ha trainato il piccolo natante fino al porto dell'isola. Secondo quanto spiega in un tweet Mediterranean Hope, il programma per rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, si tratta 20 uomini, 17 donne e una bambina.
I migranti, si legge nel tweet, sono originari di "Costa d'avorio, Guinea e Tunisia", e l'imbarcazione era partita dalla Libia. "Alcuni di loro - è scritto ancora nel post - erano disidratati. In particolare una donna versava in cattive condizioni di salute".
Sbarchi anche in Calabria - Altri 53 sono sbarcati in Calabria. Erano a bordo anche loro di una barca a vela di piccole dimensioni, che è stata soccorsa al largo di Isola Capo Rizzuto e condotta nel porto di Crotone da due unità navali della Guardia di finanza, una del Roan di Vibo Valentia e l'altra del Gruppo aeronavale di Taranto. I migranti a bordo erano tutti uomini pachistani. Tra loro anche dieci minori. La nave era partita dalla Turchia e batteva bandiera dello stesso Paese asiatico.
Le rassicurazioni del Viminale - Appena sabato il Viminale aveva assicurato che la situazione è sotto controllo. Fonti del Ministero dell'Interno avevano invitato ad evitare qualsiasi allarmismo in merito ai cosiddetti "sbarchi fantasma", gli arrivi cioè via mare attraverso piccole barche più difficili da individuare, come quello avvenuto in Calabria. Secondo le stesse fonti del Viminale, i rintracci a terra in prossimità di uno sbarco sono stati 5.371 nel 2017, 3.668 nel 2018 e si sono ridotti a 737 nel 2019. "Numeri che - aveva sottolineato ancora il Ministero - mostrano l'evidente riduzione del fenomeno grazie alla politica dei 'porti chiusi', che ha ridotto sensibilmente gli arrivi e per effetto dei controlli mirati da parte delle forze di polizia disposti dai prefetti delle zone interessate".
La Sea Watch 3 lascia il porto di Licata La nave Sea Watch 3 ha mollato gli ormeggi e ha lasciato il porto di Licata (AG). "Per oltre tre settimane - dice la Ong - il Mediterraneo centrale è rimasto senza nessuna nave civile di soccorso pronta a salvare le persone in fuga dalla Libia". L'imbarcazione venne sequestrata dalla Procura di Agrigento dopo lo sbarco di 47 immigrati - soccorsi in acque libiche - a Lampedusa e poi era stata dirottata a Licata. Nei giorni scorsi è avvenuto il dissequestro. Il comandante, Arturo Centore, è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.