Sì è conclusa così l'odissea del piccolo Giovanni Ignaccolo: quattro lunghi anni tra viaggi della speranza, lunghe degenze, visite e interventi
A sette anni, dopo quattro passati in ospedali, tra ricoveri, interventi e trasferimenti in diverse strutture, Givoanni Ignaccolo è morto. Ma prima della fine del calvario, questo bambino ha chiesto ai suoi genitori di realizzare il suo ultimo desiderio: "Comprate con i miei risparmi un'attrezzatura per l'ospedale. Servirà per gli altri bambini".
Il calvario dopo un incidente di 4 anni fa - Giovanni ha sofferto molto durante la sua breve vita: vittima di un incidente avvenuto quattro anni fa, quando è caduto nel vano scala della sua abitazione di Ispica (Ragusa), dall'altezza di circa 6 metri, riportando una decompressione della massa ematica rilevante, ha affrontato la sua odissea sanitaria tra lunghe degenze e sofferenze; l'ha fatto con grande coraggio, mostrando un carattere forte e deciso. E prima di morire ha raccomandato ai genitori di donare i suoi risparmi, circa mille euro, nell'ultimo ospedale dove l'hanno accudito con un grande senso di umanità. Così mamma Valeria e papà Salvatore si sono presentati dal primario della divisione di Pediatria "Maggiore" di Modica, Ferdinando Zocco, per esaudire il desiderio di Giovanni.
Il ricordo della mamma - "Mio figlio - racconta la giovane mamma, Valeria Civello - pur così piccolo e nella sofferenza che ha patito ci ha dato emozioni uniche e irripetibili; oltre a una bella lezione di bontà e altruismo. In realtà il suo sogno era quello di comprare l'ospedale con i suoi risparmi. Devo dire che nella divisione di Pediatria lo hanno curato tutti, medici e infermieri, con un affetto non comune, che francamente non ho trovato in altre strutture super specializzate del Nord".
Per Giovanni e i suoi genitori sono stati quattro anni di continue visite, viaggi della speranza, interventi chirurgici, lunghe degenze ospedaliere, ma Valeria e Salvatore con forza e dignità sono rimasti sempre al suo fianco.
L'ultimo regalo - Salvatore Ignaccolo e la moglie non hanno voluto perdere altro tempo per mettere in pratica il desiderio del figlio. E hanno deciso di destinare i suoi risparmi per l'acquisto di un oscillometro (uno strumento utilizzato per la misurazione dell'espansibilità delle pareti arteriose di un arto) che verrà donato al reparto di Pediatria dell'ospedale, come ha consigliato lo stesso primario.
Il sito on line Ragusanews contribuirà alla raccolta dei fondi per l'acquisto dello strumento sanitario, istituendo un conto corrente dedicato in modo che la donazione possa avvenire al più presto nel nome del piccolo campione di bontà. Per i genitori è un modo per continuare a mantenere viva la memoria di Giovanni.