UN'ALTRA STRAGE

Naufraga un barcone a sud di Lampedusa A bordo 400 immigrati, molti i morti

La Guardia costiera ha recuperato diversi corpi. In salvo 200 persone. La Commissione Ue: "Scioccati, gli Stati membri dimostrino solidarietà". Orlando: "Deficit di cooperazione in Europa". La Mogherini: "Serve un sistema sostenibile con l'impegno europeo". Alfano: "L'Europa non ci aiuta"

13 Mag 2014 - 07:35
 © marina-militare

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Ennesima strage di migranti nel viaggio della speranza verso l'Italia: un barcone con almeno 400 persone a bordo è naufragato a circa un centinaio di miglia a sud di Lampedusa, e le motovedette della Guardia Costiera hanno già recuperato 17 cadaveri, mentre circa 200 sono gli immigrati tratti in salvo.

Naufraga un barcone a sud di Lampedusa A bordo 400 immigrati, molti i morti

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Nella zona in cui si è verificata la tragedia sono intervenute, oltre alla fregata Grecale e al pattugliatore Sirio della marina militare impegnate nell'operazione Mare Nostrum, alcune navi mercantili, due motovedette della capitaneria di porto e una della guardia di finanza.

La Commissione Ue, per bocca del commissario Cecilia Malmstrom, ha espresso "shock" per la "nuova tragedia" tra Lampedusa e la Libia, ringraziando le autorità italiane e chiedendo "a tutti gli Stati membri di dimostrare solidarietà e di discutere nel prossimo Consiglio Interni come si può contribuire ad affrontare le sfide nel Mediterraneo".

Un appello al quale il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, risponde denunciando un "deficit di cooperazione" a livello europeo e internazionale. "Ci attendiamo un segnale forte, serve un salto di qualità", sottolinea il ministro. Al quale fa eco il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, secondo la quale ci sono state "mancanze da parte dell'Ue. Da parte italiana sappiamo che dobbiamo continuare a salvare vite, Mare Nostrum serve a questo oltre che a contrastare il traffico di essere umani, ma è come svuotare il mare con un cucchiaino". Per il ministro serve "un sistema sostenibile a medio e lungo periodo sia nel salvataggio in mare sia nell'accoglienza". Ed è "una responsabilità che dobbiamo portare avanti insieme a tutti gli altri paesi europei perché non sono frontiere italiane, sono frontiere europee".

Infine, anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sottolinea come "le nostre navi sono lì a recuperare morti e a soccorrere i vivi: l'Europa non ci sta aiutando. Si faccia carico di accogliere i vivi". L'Italia, sostiene il leader di Ncd, "non può diventare la prigione dei rifugiati politici. Quelli che hanno diritto d'asilo andranno in Europa se ci vorranno andare".

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