L'uomo, 34enne da 18 anni in Italia, è stato trovato impiccato lunedì sera nella sua abitazione a Marsala: in casa trovati un coltello compatibile con quello usato per il delitto e abiti sporchi di sangue
Il killer di Angelo Cannavò e Rita Decina, di 30 e 29 anni, uccisi venerdì a Mazara del Vallo, sarebbe il tunisino 34enne Ben Saada Ouajidi, su cui già da giorni pesavano i sospetti degli inquirenti e che lunedì sera è stato trovato suicida nella sua abitazione di Marsala. Dietro il duplice omicidio ci sarebbe un debito di droga.
Gli investigatori avevano iniziato a sospettare di Ouajidi, 34enne tunisino con padre italiano, da 18 anni nel nostro Paese, quando nell'abitazione della coppia assassinata è stato trovato un tablet la cui scheda sim era intestata a lui. Nel'abitazione gli agenti hanno trovato anche diverse dosi di droga, quindi l'ipotesi degli inquirenti è che Ben Saada Ouajidi avesse contratto un debito con Cannavò, uccidendolo poiassieme alla moglie.
Non è escluso che il tablet possa essere stato consegnato come pegno del debito di droga da saldare da parte del tunisino, la cui auto è stata ripresa da un sistema di videosorveglianza mentre arrivava e poi si allontanava dalla casa di Cannavò proprio nell'intervallo di tempo in cui è collocato il duplice omicidio.
Rita Decina prima di morire ha tentato di scrivere con il proprio sangue, sul muro del ballatoio del piano ammezzato dove è stata trovata, le iniziali dell'assassino, che però sono risultate soltanto abbozzate. La donna avrebbe assistito alla lite tra il marito e Ben Saada Ouajidi ed è stata uccisa mentre cercava di fuggire per le scale.
Dopo il ritrovamento del corpo del suicida, gli agenti della scientifica hanno trovato nell'abitazione del tunisino un coltello compatibile con quello utilizzato per il duplice omicidio e abiti sporchi di sangue. Tracce di sangue sono state trovate pure sulla sua auto.