A Ventimiglia di Sicilia

Palermo, cadavere del padre in casa per due anni: indagati due fratelli

Due uomini ultrasessantenni avrebbero evitato di comunicare il decesso per continuare a riscuotere la pensione da 2.500 euro. Devono rispondere di occultamento di cadavere e truffa ai danni dell'Inps

03 Gen 2025 - 17:57
 © Carabinieri

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Due fratelli ultrasessantenni di Ventimiglia di Sicilia (Palermo) sono indagati per occultamento di cadavere e truffa ai danni dell'Inps dopo essere stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Bagheria. I due, infatti, avrebbero nascosto il cadavere del padre per due anni per continuare a ricevere la pensione di 2.500 euro. Le indagini sono partite dopo la segnalazione di un parente che da tempo non aveva più notizie dell'anziano, Giuseppe Zagone: così i carabinieri hanno trovato all'interno dell'abitazione una bara artigianale contenenti i resti di un 90enne. 

La morte due anni fa

 La stessa sera del ritrovamento del cadavere, i due fratelli sono stati sottoposti a interrogatorio. L'ipotesi degli inquirenti è che non abbiano comunicato il decesso del padre per continuare a riscuotere la pensione. Inoltre è stata disposta l'autopsia sul cadavere. Dai primi accertamenti dei medici legali la morte risalirebbe a circa due anni fa.

Il funerale

 Sono stati celebrati i funerali di Giuseppe Zagone. Nella chiesa dell'Immacolata alcuni familiari sono rimasti fuori e non hanno partecipato alle esequie. Non volevano le telecamere e la presenza dei giornalisti. Le prime file dei banchi sono rimaste vuote. In chiesa hanno dato l'ultimo saluto una ventina di persone. Con il sindaco Gino Anzalone, alcuni rappresentanti del Comune e alcuni cittadini.

"Tutta questa vicenda ha deturpato il volto della comunità che è amante della vita - ha detto Il parroco don Giuseppe D'Accardi nell'omelia - e non quella descritta in questi giorni. È una pagina che cercheremo di dimenticare anche se rimarrà nella nostra memoria. Preghiamo per il nostro fratello Giuseppe e per la conversione di chi si è reso responsabile di quanto accaduto".

Il sindaco: "Ci costituiremo parte civile"

 Il sindaco tiene a precisare che la presenza dell'anziano in paese non era nota ai servizi sociali. "Ventimiglia non è un paese omertoso, siamo un paese tranquillo composto da persone prodighe al sociale - ha detto Anzalone - senza dubbio questo rappresenta un fatto grave ma nessuno di noi era a conoscenza di nulla, il figlio si vedeva di sfuggita in paese. Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo per tutelare l'immagine del paese. Nel nostro comune tutti gli anziani e sono tanti non sono lasciati da soli, ma ci prodighiamo nell'assistenza costante".

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