Da quattro mesi il Cantiere municipale è bloccato: finché non si nominerà il datore di lavoro, la manutenzione non riprenderà
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Da quattro mesi 90 dipendenti del Cantiere municipale di via Tiro, a Palermo, vengono retribuiti per non lavorare. Dalla fine di gennaio è vacante la carica di datore di lavoro del cantiere, necessaria per sottoporre alle visite mediche e ai corsi di formazione coloro che sono chiamati a svolgere mansioni pericolose. Risultato: lavori fermi. E persino la richiesta di Forza Italia di spostare due scrivanie in altro ufficio è rimasta inevasa.
La denuncia, come riporta livesicilia.it, giunge proprio dal gruppo consiliare azzurro che, di fronte alla richiesta di sostituire il cilindro di una porta e spostare due tavoli, ha ricevuto un secco no.
Il problema nasce a fine gennaio quando Sergio Pollicita ha lasciato l'incarico di datore di lavoro. Nel mese di aprile il settore è stato unito al Coime, la struttura comunale responsabile di diversi lavori e servizi per la città, tra cui le manutenzioni. Peccato che il dirigente Francesco Teriaca non ha mai ricevuto la nomina ufficiale.
Il risultato è che Teriaca non ha il potere di organizzare, per i dipendenti, le visite mediche e i corsi di formazione che la legge ritiene indispensabili. E così i lavori sono bloccati.
Non è la prima volta che il Comune guidato dal sindaco Leoluca Orlando si trova a pagare i manutentori per non lavorare. Nel novembre del 2013 tutte le attività furono bloccate e proprio Teriaca fu multato perché, come rilevato dall'Ispettorato del Lavoro, le visite mediche e i corsi di formazione per i dipendenti del Coime non furono organizzati. E il municipio fu costretto ad affidare a ditte esterne i lavori di manutenzione nelle scuole cittadine.