Il ragazzo era malato di leucemia: era arrivato in Italia dopo essere fuggito da una prigione libica e aver affrontato il Mediterraneo
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E' morto Ibrahim Gaye, il 18enne del Gambia malato di leucemia e arrivato in Italia con il sogno di fare il calciatore. Il ragazzo è deceduto all'ospedale di Palermo. Proprio a Palermo era arrivato nel 2016 ma la sua corsa era iniziata molto tempo prima: dal suo Paese era scappato da piccolo, poi è stato in una prigione libica dalla quale era fuggito per affrontare il Mediterraneo e approdare a Lampedusa. Ma la malattia non ha lasciato scampo, a lui e ai suoi sogni.
La telefonata di Laura Pausini - La storia di Ibrahim era stata raccontata dal quotidiano La Repubblica e letta da moltissime persone che non gli hanno fatto mancare sostegno e affetto. Tra queste anche Laura Pausini, la cantante preferita di Ibrahim che nella sua stanza d'ospedale aveva un poster dell'artista romagnola. La Pausini nei giorni scorsi aveva chiamato Ibrahim e nelle ultime ore lo ha ricordato così su Instagram: "Abbiamo scherzato al telefono e ci siamo promessi di cantare presto insieme. Ibra è volato in cielo ma non ci sono dubbi che penserò a lui nel mio prossimo concerto".
Il sogno di diventare calciatore - Negli ultimi giorni il quadro clinico del giovane gambiano era peggiorato, al punto da non lasciare speranze, come lui stesso sapeva perfettamente. "E' finita", aveva detto due giorni prima di morire dal reparto di Ematologia dell'ospedale Civico di Palermo dove era ricoverato. "Nel mondo c'è tanta gente buona", aveva anche detto, dopo aver saputo che la sua storia era stata raccontata e che in molti gli avevano espresso solidarietà. Il suo sogno era diventare calciatore e aiutare la sua famiglia. Ma non ne ha avuto il tempo.