Blutec, operaio in tenda davanti alla fabbrica per protesta
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La cassa integrazione di maggio e giugno, per lui e per altri colleghi, è stata bloccata per problemi tecnici: "Ho dovuto chiudere casa per i debiti, mandando moglie e figli da mia madre"
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Un operaio di Blutec, Vito La Mattina, ha piazzato una tenda davanti ai cancelli della fabbrica ex Fiat a Termini Imerese (Palermo): "Non ce la faccio più, starò qui fino a quando non mi faranno lavorare". Il lavoratore, come gli altri colleghi, non ha ancora ricevuto la cassa integrazione di maggio e giugno, bloccata per problemi tecnici: "Ho dovuto chiudere casa per i debiti, mandando moglie e figli da mia madre".
"Non posso pagare le bollette di casa, non ho i soldi per la rata del mutuo di ristrutturazione, non riesco neppure a fare la spesa. Sono stanco, tanto stanco", si è sfogato il 51enne. Un gruppetto di lavoratori lo ha raggiunto sul luogo della protesta per sostenerlo.
La cassa integrazione - A parte i mancati pagamenti della cig in corso, gli operai di Blutec e dell'indotto aspettano la firma del decreto per la proroga della cassa dal primo luglio al 31 dicembre. "Sono un operaio Blutec, ma in realtà non ho mai lavorato neppure per un'ora, mai messo piede in stabilimento", ha sottolineato La Mattina.
L'appello dell'operaio - Da quando l'azienda ha rilevato la fabbrica da Fiat, quasi cinque anni fa, "mi hanno sempre messo in cassa integrazione. Per oltre 25 anni ho lavorato in Fiat, sono stanco di fare il cassaintegrato". L'operaio ha poi lanciato un appello: "Ho degli attestati di specializzazione, mi mandino dove vogliono ma mi facciano lavorare. Con me vivono mia moglie e due figli maggiorenni, ai quali non riesco a garantire più nulla".
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