L’inviata di "Striscia la Notizia" parla di quello che è diventato un vero e proprio incubo per i palermitani e del cambio di opinione degli esperti che fino a poco tempo fa parlavano di "preoccupante lesione su un pilastro"
A Palermo per gli automobilisti percorrere il Ponte Corleone, indispensabile per entrare ed uscire dalla città, è diventato un incubo. Stefania Petyx di "Striscia la Notizia" ha parlato della situazione spiegando che: "Da mesi si percorre soltanto la corsia centrale per non sovraccaricarlo, ma la strettoia ha creato un vero e proprio tappo che ogni giorno manda completamente il traffico in tilt".
"Di questo ponte non si può fare a meno - ha aggiunto l’inviata di "Striscia la Notizia" - ma non è sicuro al 100% e noi lo diciamo da anni e da allora nulla è cambiato, tante chiacchiere ma il ponte è sempre nelle stesse condizioni".
"Da circa 20 anni a Palermo si parla del progetto del raddoppio del Ponte Corleone - ha spiegato Stefania Petyx - ovvero il suo ampliamento tramite la costruzione di due bretelle laterali ma tra ritardi del Comune, recessioni di contratto, fondi che appaiono e scompaiono e ricorsi, i lavori del raddoppio del ponte non sono mai partiti ma si continuano a fare sempre accertamenti tecnici che dicono la stessa cosa: il ponte non sta bene".
L’inviata ha inoltre mostrato cosa emerge dall'ultimo accertamento tecnico appena terminato dove si leggono parole preoccupanti come "le travi presentano forte degrado" e si parla di "vistosa e preoccupante lesione su un pilastro".
L'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo, l'architetto Maria Prestigiacomo, ha spiegato ai microfoni di "Striscia la Notizia" la necessità di iniziare i lavori il prima possibile: "La messa in sicurezza del Ponte Corleone è una grande priorità per la sicurezza dei cittadini". Per sistemarlo servirebbero 20 milioni di euro e per il raddoppio circa 10 milioni di euro.
Ma gli stessi tecnici che qualche giorno fa parlavano di "preoccupanti lesioni" oggi dicono che il Ponte sta bene e che è "transitabile per cinque anni". Il Comune ha trovato 7 milioni residui del patto di stabilità e il Ministero ha confermato che si possono utilizzare per il Ponte Corleone ma ne mancano una parte. Nel frattempo le attività commerciali sono in ginocchio e per gli automobilisti percorrere il Ponte Corleone continua ad essere un incubo.