Per uno degli scolari è stato necessario il ricovero. Tra gli intossicati anche due insegnanti. La madre di una bimba: "Pronti a denunciare"
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Trentacinque scolari dell'Istituto comprensivo "Pitre' Manzoni" di Buseto Palizzolo (Trapani) sono rimasti intossicati dopo aver consumato il pasto in mensa. I Nas dei carabinieri hanno provveduto a prelevare del cibo per eseguire gli esami tossicologici. Alcuni intossicati si registrano anche tra i militari della caserma dell'Esercito "Giannettino" di Trapani, rifornita dalla stessa ditta. L'Asp ha avviato le verifiche.
Uno degli scolari intossicati è stato ricoverato all'ospedale Sant'Antonio Abate. C'è un'altra bambina ricoverata ma non è ancora chiaro se si tratti di intossicazione o di virus influenzale. Gli altri, tutti accusavano nausea e vomito, sono stati dimessi dopo le prime cure al pronto soccorso. Tra gli intossicati anche due insegnanti.
Madre bimba ricoverata: "Pronti a denunciare" - "Mia figlia vomita da mercoledì", dice la mamma di una 13enne ricoverata. "I medici non mi hanno saputo dire se si tratta di un virus intestinale o di una tossinfezione alimentare. A Buseto, nella scuola Manzoni-Pitrè, tutte le classi della materna e della media sono state decimate. C'è un paese in subbuglio. Ho il sospetto che non vogliono creare allarmismo, ragion per cui ci lasciano in sospeso sulla diagnosi, attribuendo la responsabilità al virus intestinale". "Se a causare il malessere a mia figlia è stata una tossinfezione - spiega la donna - presenteremo una denuncia".
Il sindaco chiude la mensa - "In via precauzionale, in attesa dei risultati delle analisi, abbiamo sospeso a tempo indeterminato il servizio di mensa nelle scuole". Lo annuncia il sindaco di Buseto Palizzolo, Luca Gervasi. A gestire il servizio di refezione scolastica è la società di catering "Le Palme", con sede a Paceco, la stessa che fornisce i pasti alla caerma Giannettino. Il sindaco si dice "rincuorato dal fatto che nessun alunno, al di là delle cause del diffuso malessere, sia grave. E questa, adesso, è la cosa più importante in assoluto". Intanto dall'Esercito sottolineano che per tempi di insorgenza, evoluzione decorso e varietà di sintomi, i casi presso la caserma Giannettino non sarebbero riconducibili a nessuna tossinfezione alimentare.