A "Le Iene" le testimonianze di alcune vittime del santone, capo della comunità in provincia di Catania
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“Solo grazie a te mi sento veramente una donna”. Questo il messaggio che una bambina di 11 anni ha inviato a Piero Capuana, l’uomo a capo di una comunità ad Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania, e venerato da migliaia di persone da più di 40 anni. Ma in quella setta, in realtà, si nascondeva un mostro. Sono moltissime le testimonianze delle ragazzine abusate quando erano ancora delle bambine. Nei loro racconti si parla di rapporti con più minorenni contemporaneamente e di violenze ripetute da parte dell'uomo che, adesso, è stato rinviato a giudizio.
"Dovevamo avere dei rapporti orali con lui e non solo”, denuncia a "Le Iene" una delle vittime. Oltre alle violenze sessuali, le ragazzine venivano sfruttate anche per fare dei lavori in casa: pulire la cucina e rassettare. “Controllava tutto, si sentiva lo Spirito Santo e comandava la sua comunità", dichiara un testimone che conclude: "Obbligava le ragazzine a fidanzarsi con chi decideva lui. Sono tantissime le coppie sposate nate in questo modo”.