Il calo del vento e delle temperature, che giovedì in alcune zone hanno superato i 46 gradi, favoriscono le operazioni di spegnimento
E' sempre emergenza incendi in Sicilia, dove si sono sviluppati vasti roghi in tutta la zona orientale e la fascia tirrenica dell'isola favoriti dal caldo e dalle forti raffiche di scirocco di scirocco. Il calo del vento e delle temperature, che giovedì in alcune zone hanno superato i 46 gradi, ha favorito le operazioni di spegnimento che tuttavia stanno proseguendo. In azione Canadair e vigili del fuoco.
A Palermo l'unità di crisi istituita in Prefettura segnala ancora alcuni roghi sulla sommità di Monte Pellegrino, nella zona dove sono installati diversi ripetitori televisivi e dove in questo momento sta operando un Canadair. Squadre dei vigili del fuoco sono in azione per spegnere gli ultimi focolai anche a Poggio ridente, un complesso residenziale su una collina nella zona Sud del capoluogo dove ieri sera i residenti erano stati evacuati per precauzione.
Una densa nube di fumo continua invece a levarsi dalla borgata marinara dell'Arenella, dove le fiamme hanno divorato i capannoni abbandonati dell'ex Chimica Arenella. Altri roghi riguardano San Martino delle scale, nei pressi di Castellaccio, e Piano Geli, ma la situazione viene complessivamente definita "sotto controllo".
Viabilità, verso lento miglioramento - Sono infatti ancora molti i problemi per quanto riguarda la viabilità in Sicilia. L'Anas comunica che è stato riaperto il tratto dell'A20 Palermo-Messina nella zona di Cefalù, tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, chiuso a causa delle fiamme che hanno lambito l'autostrada. L'arteria non è tuttavia completamente percorribile.