La storia di Salvatore Caltagirone, consigliere regionale "ripescato" come primo dei non eletti a fine legislatura
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La sua è stata una carriera da deputato regionale brevissima ma il vitalizio che ne è conseguito è di ben 3mila euro lordi al mese. La storia di Salvatore Caltagirone, politico agrigentino in quota Alleanza Nazionale, inizia nel 1996, quando alle elezioni per entrare a Palazzo dei Normanni raccoglie 4.174 preferenze: tante ma non abbastanza per essere eletto consigliere. Il posto se lo aggiudica il collega Giuseppe Scalia.
Quando, nel 2001, quest'ultimo viene "promosso" alla Camera dei Deputati, Caltagirone subentra al suo posto in qualità di primo dei non eletti. Tutto questo a fine legislatura, per cui con sole cinque sedute il politico si è comunque aggiudicato la pensione che spetta ai consiglieri regionali che portano a termine un intero mandato.
All’Assemblea regionale siciliana Caltagirone siede per soli due mesi, senza mai prendere la parola in aula e senza portare avanti alcuna attività legislativa. E adesso al quotidiano "Repubblica" ammette: "Sì, prendo il vitalizio. Lei che farebbe al mio posto? L'eroe nazionale?". E più avanti commenta: "Ho militato per 50 anni in una destra che ha sempre combattuto la lotta ai privilegi".