© Carabinieri
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Un diverbio tra i due parenti è presto degenerato in aggressione. I due uomini sono stati entrambi arrestati dai carabinieri
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Serata di follia nel centro di Palagonia (Catania), dove una lite tra cognati è degenerata in una violenta aggressione, in cui uno dei due ha tentato di investire l'altro con l'auto e il secondo ha accoltellato il parente, mandandolo in ospedale con una brutta ferita. A intervenire sono stati i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia locale, che hanno messo fine alla rissa e arrestato entrambi gli uomini.
Lite verbale al finestrino - Lo scontro è cominciato con una lite verbale attraverso i finestrini aperti delle auto dei due palagonesi, un pregiudicato di 29 anni e il cognato 28enne: il primo è stato arrestato per tentato omicidio, violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e lesioni personali; il secondo perché ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate dall'utilizzo di oggetto atto ad offendere.
Tentato omicidio - Il diverbio, dovuto a disaccordi familiari, è presto sfociato in una reciproca azione ritorsiva. Il pregiudicato è passato all'azione tamponando violentemente il veicolo dell'altro, a bordo del quale c'era, oltre al cognato e alla moglie, sorella del 29enne, anche il figlio di nove anni. A quel punto il 28enne è sceso dall'auto e il sorvegliato ha cercato più volte di travolgerlo con la sua vettura, senza riuscirci grazie alla prontezza di riflessi dell'altro, che si è sottratto all'impatto.
Accoltellato - All'improvviso il motore dell'auto dell'aggressore si è spento, dopo lo scontro del veicolo contro un muro, e a questo punto l'altro ha colto subito l'occasione per impugnare un coltello e colpire il parente con diversi fendenti attraverso il finestrino. Finalmente sono arrivati i carabinieri, avvertiti da una chiamata al 112, e il loro intervento ha permesso di trasportare il pregiudicato all'ospedale di Caltagirone, dove i medici gli hanno applicato 43 punti di sutura per una "ferita lacero contusa da taglio cute braccio e polso sinistro", mentre per il figlio del 28enne, dopo il violento impatto, i medici hanno giudicato che fosse affetto un trauma cranico minore.
Gli arresti - Per il 28enne sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre il pregiudicato è stato associato al carcere di Ragusa. Gli investigatori dell'Arma sono riusciti a ricostruire con esattezza quanto accaduto anche grazie all'analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza attive nella zona.