L'Avvocatura di Stato si è opposta alla richiesta avanzata dal capomafia e da Leoluca Bagarella. La Corte si è riservata di decidere
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Giorgio Napolitano deporrà il 28 ottobre al processo sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha reso noto al termine dell'udienza il presidente della Corte d'Assise. Intanto i capimafia Totò Riina e Leoluca Bagarella hanno espresso la volontà di partecipare in video-collegamento alla deposizione del presidente della Repubblica. L'Avvocatura di Stato si è opposta. La Corte si è riservata di decidere.
Pur annunciando la riserva sulla decisione, vista la richiesta esplicita degli imputati, la Corte ha fatto notare di essersi già pronunciata sul punto. Alla scorsa udienza, infatti, i giudici hanno stabilito che alla deposizione, al Quirinale, del Capo dello Stato parteciperanno, oltre al collegio, solo i magistrati dell'accusa e i difensori, escludendo, così, la presenza degli imputati.
Alla scorsa udienza la Corte d'Assise respingendo le richieste dei difensori di alcuni imputati, che avevano chiesto la revoca dell'ordinanza che ammetteva la deposizione di Napolitano, ha ribadito la necessità che il Capo dello Stato testimoni al processo i fatti specifici già indicato nei mesi scorsi dai giudici. Secondo la Corte, infatti, la lettera con cui Napolitano faceva presente di non avere circostante da riferire su quanto sollecitato dalla procura non rende, comunque, inutile la deposizione.