La testimonianza, in diretta, a "Zona Bianca"
"Erano una famiglia normale". Così, in diretta a "Zona Bianca", Giuseppe, il barista di Antonella Salomone, definisce l'intera famiglia Barreca, al centro della strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo.
"Lei veniva a fare colazione ogni mattina, mentre lui si presentava soltanto la domenica", continua il titolare, ammettendo che proprio nel suo locale la donna avrebbe dovuto organizzare, il 24 febbraio, un evento per sponsorizzare dei prodotti. "È passata qui una settimana prima dell'accaduto, per dirmi quel che voleva fare. Mi è sembrata molto contenta, entusiasta".
Salomone è stata la prima a essere uccisa durante il "delirio mistico collettivo", come l’ha definito il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, il pm che coordina l’inchiesta sulla strage. "La torturavano a turno, sia Sabrina sia Massimo. Le passavano l'asciugacapelli con la massima temperatura in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena. Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliel'hanno messa addosso", ha dichiarato in proposito la figlia 17enne, ora in carcere. "Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale".