La testimonianza della donna, in diretta, a "Quarto Grado"
"Ci sentivamo tutti i giorni, lei con me si confidava". In diretta, dallo studio di "Quarto Grado", parla la cognata di Antonella Salomone, la donna torturata e uccisa insieme a due dei suoi tre figli nella strage di Altavilla Milicia (provincia di Palermo), dal marito Giovanni Barreca con l'aiuto di Massimo Carandente e Sabrina Fina.
"Mi ha chiesto un parere su questa coppia, dicendomi che - durante una preghiera - hanno iniziato a insultarla e a dirle che aveva dentro il demone", continua la donna, che aveva subito invitato l'amica a prendere le distanze. "Le ho consigliato di allontanarsi da loro, ma lei mi ha risposto che era Giovanni a volerli e che non poteva litigare con lui".
"Alla fine, mi ha detto che secondo lei erano benedetti da Dio e che era tutto normale", conclude la cognata.