I pettegolezzi in città parlano di una presunta relazione fra il prete 60enne e una giovane donna. La diocesi lo costringe alle dimissioni, ma si bloccano tutte le funzioni religiose
Don Salvatore Sinitò, parroco 60enne della chiesa di San Nicolò a Taormina, è stato costretto alle dimissioni dall'arcivescovo La Piana. La diocesi, ufficialmente, non ha ancora spiegato i motivi del provvedimento, ma si rincorrono voci di una presunta relazione fra il prete e una giovane, forse una catechista di 25 anni. Molti fedeli difendono l'ormai ex parroco. E nessuno ha preso il suo posto: sospese messe, matrimoni e funzioni varie.
Duomo chiuso - L'ultima messa di don Salvatore risale alle ore 20 del 31 agosto. Da allora, il Duomo e le altre undici chiese di Taormina sono rimaste chiuse: nessun matrimonio, dunque, e relative perdite economiche per la città, meta preferita per le nozze.
La versione del parroco - Sinitò si è difeso parlando di lettere anonime e rancori da parte di vecchi collaboratori allontanati. Secondo il prete, la presunta amante sarebbe in realtà sua nipote e attribuirgliela come partner sarebbe una cosa ridicola.
Il parroco ha ricordato il buon lavoro fatto a Taormina, dove ha ripulito e riaperto cinque chiese della città che aveva trovato chiuse al suo insediamento. In attesa di fare luce sulla vicenda, Taormina sta già aspettando il nuovo parroco.