FOCOLAIO IN UN OSPIZIO

Villafrati (Palermo), intera città "zona rossa" coronavirus: sotto accusa una "fuggitiva" del Nord

Il focolaio è scoppiato in un ospizio. Secondo il sindaco la visita di una parente avrebbe scatenato l'epidemia

24 Mar 2020 - 16:17
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Villafrati, paese del palermitano, è stato dichiarato "zona rossa", i carabinieri controllano i varchi e non consentono a nessuno di entrare e uscire mentre un elicottero sorvola dall'alto la zona. E' l'effetto del provvedimento del presidente della Regione dopo che 69 persone, tra assistiti e personale, sono state contagiate nella casa di riposo Villa delle Palme. Sotto accusa una ragazza, "fuggita" dal Nord e che si è recata a far visita ad un parente all'ospizio.

Un anziano di 90 anni è morto lunedì nel Covid Hospital di Partinico dove attualmente sono ricoverati altri nove pazienti che erano ospiti della struttura. La preoccupazione per il focolaio non riguarda solo i 3mila abitanti del piccolo centro della provincia, ma anche i paesi dell'hinterland. I dipendenti risultati positivi provengono infatti da 17 comuni della zona, al confine fra la provincia di Palermo e quella di Agrigento. Per tutti scatterà la quarantena così come per i familiari e le persone con cui sono venute a contatto nelle ultime settimane.

L'allarme era scattato attorno al 5 marzo, quando a Villa delle Palme alcuni anziani avevano cominciato ad accusare febbre e tosse, ma i primi tamponi sono stati effettuati solo due settimane dopo. Da quel momento la Residenza sanitaria assistita non ha più consentito l'ingresso ai familiari. Proprio la visita di una parente proveniente dal Nord a uno degli assistiti potrebbe essere la causa del contagio all'interno della casa di riposo.

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E' questa anche la convinzione del sindaco, Francesco Agnello, che ha comunicato, attraverso Facebook, la decisione della Regione di dichiarare Villafrati "zona rossa". "Dal 19 marzo, quando sono stati disposti i primi tamponi - spiega il sindaco - alcuni dipendenti sono rimasti a dormire nella struttura in maniera preventiva, altri hanno deciso di rimanere in quarantena nelle loro case".

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