in una residenza università

Università Siena, la denuncia del rettore: una violenza sessuale nelle nostre residenze

Il massimo dirigente dell'ateneo ha reso noto il fatto avvenuto alcuni mesi fa: ci sarebbe infatti già stato un rinvio a giudizio. La prof delegata alle politiche di inclusione: "C'è anche un nuovo caso oggetto di accertamenti"

09 Ott 2024 - 17:50
 © Università di Siena

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"Care studentesse, cari studenti, in questi giorni siamo stati informati di un grave episodio di violenza sessuale che è avvenuto in una delle residenze universitarie della nostra città e che ha coinvolto giovani persone della nostra comunità". Comincia così l'e-mail che il rettore dell'università di Siena, Roberto Di Pietra ha inviato a studenti, docenti e personale amministrativo dell’università. La vicenda si sarebbe consumata in una residenza universitaria cittadina e risalirebbe a diversi mesi fa, al punto che ci sarebbe stato già il rinvio a giudizio.

Il comunicato dell'università

 L'ateneo di Siena spiega - in un comunicato - le ragioni che hanno spinto il rettore a denunciare quanto accaduto. Nella nota si legge che "a fronte di episodi che risultano già noti alle autorità competenti, in cui sono coinvolti membri della comunità studentesca, e che sono emersi di recente nell'ambito della collaborazione con il Centro anti-violenza di Siena, il rettore si è fatto portavoce della volontà di tutta la comunità accademica senese nello stimolare una riflessione aperta e pubblica sul tema della violenza di genere". L'università annuncia poi che "nelle prossime settimane sarà aperto uno Sportello anti-violenza a disposizione di studentesse e studenti, così come di familiari e amici. Ed è in partenza la campagna #finiscequi, che verterà proprio su queste tematiche".

Un altro caso su cui far luce

 Intervistata dal quotidiano La Nazione, la professoressa Alessandra Viviani, delegata per le politiche di inclusione ed equità, ha raccontato che "qualche giorno fa c’è stato un nuovo episodio nel quale sarebbe coinvolto uno studente ma non accaduto all’interno di una residenza universitaria. Sono in corso accertamenti, non so altro, posso solo ribadire la doverosa presunzione di innocenza".

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